Ad Hesban siamo finiti quasi per caso. L’ultimo giorno a Madaba ci svegliamo convinti di andare alla ricerca di Salt, vecchia capitale della Giordania, che non troveremo mai. La tangenziale di Amman ci attira su di se e una volta saliti non riusciamo più a scendere. Facciamo un giro completo. Fortunatamente è venerdì mattina e non c’è traffico.
Scoraggiati torniamo verso Madaba e decidiamo di fermarci a Hesban, che si rivela una bella sorpresa: è un tell molto interessante e scenografico.
Millenarie stratificazioni si sono susseguite nel corso del tempo: Amorrei, Ebrei, Greci, Romani, Bizantini, Omayyadi, Abbasidi, Ottomani e forse anche qualcun altro! Mentre saliamo sul tell troviamo fantastici frammenti ceramici dipinti e invetriati, appartenenti ai diversi periodi di cui sopra. Alla fine fotografiamo i più belli. Non c’è neppure il custode del sito, gli unici compagni di visita sono un cane randagio che quando ci vede scodinzola felice e delle iguane/lucertolone di cui avevamo già fatto conoscenza in Turchia.
Il sito è affascinante: il tell si staglia nel cielo azzurro, saliamo per alcune scale conservate, passiamo sotto ad un arco restaurato e cerchiamo delle grotte di cui parla la guida. Invano.
Usciamo dal sito e facciamo due passi verso quelle che sembrano case ottomane abbandonate. Poi ripartiamo: dobbiamo andare a riconsegnare l’automobile presa a noleggio. Prossima tappa Amman.
Hesban
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