Come comportarsi in un Tempio Buddista

Come in ogni luogo di culto anche quando si entra nei templi buddisti si devono rispettare alcune regole. Queste regole sono praticamente le stesse che si devono seguire anche fuori dal tempio, per rispettare la popolazione e la sua cultura, ma in un tempio si dovrebbe essere ancora più rigidi nell’eseguirle.

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Come comportarsi in un Tempio Buddista

Come comportarsi in un Tempio Buddista:

 

  1. La prima regola è di non presentarsi vestiti come se si stesse andando a fare un tuffo al mare: i pantaloni corti sono ammessi se coprono tutto o in parte il ginocchio, le maglie devono essere almeno a mezze maniche e gli scolli esagerati vanno evitati. Difficilmente però troverete qualcuno che vi riprenderà per il vostro abbigliamento sconveniente, tranne i bigliettai se presenti, il popolo Thai, ma anche quello laotiano e khmer sono fin troppo gentili (soprattutto i Thai) per farvi notare la mancanza di rispetto. Così non sarà infrequente vedere turisti più o meno giovani che si aggirano in short e canottiera, preferendo offendere il popolo che li sta ospitando per patire un po’ meno il caldo. In alcuni templi, quelli più grandi e frequentati, a chi è troppo “svestito” viene dato un sarong per rimediare. Io quando ho scelto di mettermi una canottiera mi sono sempre portata uno sciarpino da mettermi sulle spalle fino a coprire i gomiti (la regola infatti sarebbe aver coperto gomiti e ginocchia), con sorpresa ho notato che le poche altre persone che si preoccupavano di seguire la regola (ovviamente in quei casi in cui comunque si poteva entrare) erano Italiani o Francesi, mentre gli Inglesi, gli Americani e i Tedeschi sembrava facessero a gara a chi si presentava in modo più sconveniente nei luoghi sacri.

  1. Quando entrate in un tempio ricordatevi di non puntare mai i piedi verso la statua del Bhudda. I piedi sono la parte più impura del corpo e si devono quindi tenere sempre dietro il corpo. Questa regola è una delle più rispettate, ma anche i più attenti se ne dimenticano quando vogliono farsi uno scatto! La popolazione locale in tal caso vi fulminerà con gli occhi.

  1. Non toccare mai, in nessun caso le statue cultuali. Anche questa regola viene difficilmente rispettata soprattutto da quei turisti/viaggiatori che hanno un irresistibile impulso a toccare tutto prima con un dito e poi con tutta la mano.

  1. All’interno di un tempio o di un santuari non è mai lecito alzare la voce (neppure all’esterno), anche solo un tono di voce più alto è interpretato come maleducazione e scortesia e come un mancato rispetto verso il Bhudda e verso i credenti.

  1. Prima di oltrepassare la soglia d’ingresso del tempio è necessario togliersi le scarpe. Non abbiate timore, i templi sono pulitissimi (perchè ben tenuti e perchè tutti seguono questa semplice regola) e al ritorno troverete le scarpe là dove le avrete lasciate. Se proprio siete schicchignosi, come si dice in toscana, portatevi un paio di calzini da indossare quando entrate nel tempio.

  1. Non farsi fotografare in pose non rispettose con la statua del Bhudda o una sua immagine.

  1. Visitando un tempio buddista incontrerete sicuramente alcuni monaci, in quel caso se siete donne dovete stare ben attente a non sfiorarli o toccarli, neppure per sbaglio. Ai monaci non è permesso venire a contatto con le persone di sesso femminile, anche quando camminate per strada, prestateci attenzione, sugli autobus non sedetevi accanto ad un monaco.

  1. Non scambiatevi effusioni. In Thailandia, Laos e Cambogia, lo scambio di effusioni è ritenuto imbarazzante e inopportuno anche all’esterno dei luoghi di culto, per cui è meglio evitare baci, abbracci e anche solo il semplice camminare tenendosi per mano (gesto che in Cambogia è associato alle prostitute).

  1. Non toccare mai la testa a nessuno che sia un bambino o un adulto non fa differenza. La testa è la parte più sacra e pura di una persona e toccarlo è sinonimo di una grave offesa. In realtà a Luang Prabang abbiamo visto una signora che strofinava la testa di un bambino… e nessuno sembrava offeso… chissà.

  1. Non calpestate mai la soglia di una casa o di un tempio, scavalcatela. Nella soglia secondo la loro cultura ha sede lo spirito della casa (e del tempio) e calpestarlo con i piedi, la parte più impura del nostro corpo, non starebbe certo bene!

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Inoltre ricordatevi sempre di comportarvi con rispetto, si viaggia per conoscere e scoprire e lo si può fare soltanto se si riesce andare oltre se stessi e le proprie convinzioni e necessità.

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