Una giornata a Salò e al Vittoriale

Una giornata del nostro weekend sul Garda l’abbiamo dedicata al Vittoriale e a Salò. In una fosca giornata di primavera ci siamo diretti verso Il Vittoriale degli Italiani poco dopo il paese di Salò.

Visita al Vittoriale degli Italiani 

Abbiamo scelto di visitare solo il parco monumentale e l’esposizione D’Annunzio segreto perchè non avevamo molto tempo a disposizione. Abbiamo pertanto volutamente tralasciato la Prioria, la casa di D’Annunzio, oltre che per la questione tempo anche per l’elevato numero di visitatori e le molte gite scolastiche.

Appena varcato il cancello ci siamo diretti verso D’Annunzio segreto dove dopo un filmato che parla del celebre autore de La pioggia nel pineto abbiamo potuto osservare, non senza rimanere di stucco, i vestiti, le scarpe, gli stivali, la camice da notte e le vestaglie alquanto originali, oltre alle vesti fatte appositamente confezionare dal Vate per le sue donne, i collari dei cani, suppellettili di vario tipo e i gioielli.

La cosa che ci ha colpito di più però è stata senz’altro il parco monumentale con tanto di anfiteatro ispirato a quello di Pompei, di un  motoscafo anti-sommergible (MAS 96) in ricordo dell’impresa la “Beffa di Buccari”, un’incursione militare contro gli austro-ungarici in Croazia il 10 e l’11 febbraio 1918. Se vi sembra strano trovare in un giardino seppur singolare come quello del Vittoriale un motoscafo rimarrete a bocca aperte quando i vostri occhi incontreranno la Nave Puglia. La Nave fu donata a D’Annunzio nel 1923 dalla Marina Militare e nel XXI secolo vi è stato realizzato il Museo di Bordo. La prua della nave è rivolta verso la Dalmazia. I bambini non potranno che rimanere di stucco!

Scendete poi fino all’affascinante laghetto delle danze in cui confluiscono due fiumi: il rivo dell’acqua Pazza e il rivo dell’acqua Savia.

Fate un ultimo sforzo e salite in cima al Mausoleo realizzato dopo la morte di D’Annunzio e che ne accoglie le spoglie al centro, contornato da eroi fiumani. Esplorate i tre gironi in marmo che rappresentano le vittorie degli Umili, degli Artieri e degli Eroi.

Salò

Abbiamo iniziato a visitare Salò avvicinandoci pian piano a piedi lungolago percorrendo la passeggiata che porta dalla spiaggia Il Mulino fino al Duomo di S. Maria Annunziata, (percorribile con passeggini e carrozzine) godendo di un ottimo panorama. Il nostro consiglio è di iniziare a gustarvi Salò così: pian piano, vedendola dal lago. Aggiratevi poi per le sue strette vie e proseguite in via Landi, passate davanti all’Hotel Laurin, ex villa Simonini che fu occupata dal Ministero degli Esteri. Non perdetevi infine il MUSA, il Museo della Follia, che attualmente accoglie una mostra curata da Sgarbi, molto interessante non solo artisticamente parlando ma anche emotivamente. Se viaggiate con bambini il lago saprà affascinarli da subito per la presenza di cigni e anatre.

Un po’ di Storia

Nota ai più per l’omonima Repubblica Sociale Italiana che fu fondata nell’autunno del 1943 tra Salò e Gargnano per volere della Germania nazista e guidata da Mussolini, Salò fu abitata fin dai tempi romani. In tempi più recenti fu contesa da Venezia e Milano per passare in mano a francesi guidati da Napoleone ed agli austriaci. Dall’11 luglio 1859, data dell’armistizio di Villafranca, entrò a far parte del Regno d’Italia dopo che un mese prima Nino Bixio vi fece la sua entrata trionfale.

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