L’isola del silenzio: Alicudi

L’isola è un elemento molto ricorrente nei sogni di tutti noi. Chi può negare almeno una volta nella vita di aver sognato di trovarsi in un deserto lembo di terra circondato dal mare, libero dalle costrizioni e dai pensieri della vita sociale, senza dover pensare ad altro che a procurarsi il cibo? L’isola ci fa sentire più soli, ma forti, stimola la nostra fantasia, basti pensare ai numerosi libri ambientati in questi luoghi.AlicudiOggi vi vogliamo parlare di un’isola particolare, come ne sono rimaste poche: quella di Alicudi.

Alicudi è un’isola dell’arcipelago delle Eolie, a nord della costa siciliana, la più occidentale delle sette . Chi si reca fino a qua (aliscafo dal porto di Palermo o da Milazzo) lo fa per il desiderio di scoprire un luogo autentico, lontano dal turismo di massa, dall’inquinamento e dai divertimenti.

Alicudi infatti regala al visitatore attento e sensibile emozioni uniche e la possibilità di vedere il fluire della vita in modo differente che altrove.

Fin dal momento in cui l’aliscafo approda al piccolo porticciolo e alzando gli occhi si vedono le poche case addossate le une alle altre, ha inizio la magia di Alicudi.

AlicudiAd Alicudi non ci sono strade o viottoli carrozzabili e di conseguenza non c’è l’inquinamento prodotto dalle automobili e dalle moto. Chi viene qui è costretto a muoversi a piedi e al massimo può sfruttare l’aiuto di un asino per portare i bagagli nella propria sistemazione. Gli asini e i muli sono l’unico mezzo su cui possono contare gli isolani se escludiamo le loro gambe. Sono loro che li aiutano a trasportare le merci e gli strumenti dal porto ai negozi, arrampicandosi per le strette mulattiere e per le scalinate che attraversano il paese (per aiutare i turisti a districarsi tra le numerose rampe è stata creata una simpatica mappa chiamata metrogradini e fatta come le mappe della metro).

Ad Alicudi non ci sono pub, birrerie, discoteche ma solo tre ristoranti, due negozietti di generi alimentari, una boutique, un ufficio postale e poco più. Non si viene qui per fare shopping ma per godere della pace e della tranquillità di quest’isola speciale.Alicudi

Ad Alicudi il ritmo della vita scorre lento, soprattutto in inverno quando gli abitanti si riducono ad una cinquantina e i rifornimenti da terra non sempre arrivano.

Ad Alicudi ogni passo e ogni gesto sono accompagnati dal ritmico rumore della risacca e dal soffiare del vento. Ogni tanto il ragliare di qualche asino si intromette in questa musica soave.

Ad Alicudi c’è anche il cratere di un vulcano ormai spento che può essere raggiunto salendo per circa 800 scalini irregolari. Lungo la strada non dovete perdervi la splendida vista che si gode dalla chiesetta della Madonna del Carmine. AlicudiI nostri inviati speciali hanno rischiato lo svenimento perchè hanno deciso di provare l’impresa sotto il sole delle 12 e senza acqua, quindi…pensateci bene se volete arrivare prima in cima e partite organizzati!

Come in tutta la Sicilia la magia prosegue anche a tavola ed ha inizio fin dal primo mattino con la colazione con cornetto e granita! I nostri inviati speciali ci hanno anche segnalato la squisita insalata eoliana, che non riescono più a togliersi dalla testa! Ovviamente è obbligatorio assaggiare i capperi che qui crescono spontanei, i pomodori secchi, e l’origano, tutto ovviamente made in Alicudi.Alicudi

Informazioni pratiche:

Ad Alicudi ci sono solamente tre tra hotel e B&B per dormire, quindi vi consigliamo di prenotare con anticipo: Casa Mulino, una casa vacanze davanti al porto, l’Hotel Ericusa e Il B&B La Mimosa, sulla salita per andare alla bocca del vulcano. Oltre a ciò su airbnb (o su altri siti) è possibile trovare altri tipi di sistemazioni

Le spiagge sono sassose e non sabbiose.

Portatevi maschera e boccaglio per meglio apprezzare i suoi fondali strepitosi.

L’aliscafo da Palermo costa 65 euro a/r a persona ed è attivo solo nel periodo estivo. Durante tutto l’anno si può partire e arrivare a Milazzo.AlicudiAlicudiAlicudiAlicudi

Alicudi

4 Risposte a “L’isola del silenzio: Alicudi”

    1. Quando ci sono stati i nostri inviati speciali e in base alle nostre ricerche su internet, la situazione è quella scritta descritta nel post. Se però hai altre informazioni in merito da condividere, ci farebbe piacere. Mi spiace leggere della malafede tra le righe che ha scritto, i nostri post sono sempre frutto della nostra esperienza personale e da questo blog non ricaviamo niente, lo facciamo solo per passione. 🙂 Lei invece per chi lavora?

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