Plovdiv: i Romani in Bulgaria

Stiamo arrivando alla fine del nostro viaggio in Bulgaria, arriviamo alla nostra quinta tappa dopo una bellissima giornata trascorsa durante il tragitto che da Veliko Tarnovo ci ha condotto a Plovdiv.

Plovdiv ci accoglie sul calar del sole con bambini e pochi adulti che si divertono al Giardino Tsar Simeon con le sue fontane ad acqua la domenica sera.  L’acqua delle fontane non può essere toccata ma c’è una fontana fatta appositamente per rinfrescare i passanti e per far giocare i bambini che fa sgorgare l’acqua dal pavimento in zampilli più o meno alti. Mentre passiamo stridi e schiamazzi giocosi ci fanno compagnia: ci sono giochi per bambini di tutte le età con le relative indicazioni su chi può utilizzarli. Il giorno ci siamo fermati a giocare anche noi nella fontana zampillante da terra insieme ad Adele (attrezzati di ciabatte, costume e asciugamano per la piccoletta). Continuiamo il nostro giro e raggiungiamo in poco tempo il centro, è già tardi, siamo stanchi dopo il tragitto con le molte tappe che ci ha portato da Veliko Tarnovo a Plovdiv ed è ora di cena, rimandiamo così la vista al giorno seguente.

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La mattina iniziamo a passeggiare visitando la parte visibile e visitabile dello stadio romano (ingresso gratuito) che rimane per la maggior parte sotto la strada principale. Ci dirigiamo poi verso il teatro romano, costruito nel II secolo da Traiano e riscoperto soltanto nel 1972, bianchissimo e molto bello. Passiamo da casa Lamartine e da casa Zlatyu Boyadjiev e giungiamo alle rovine di Eumolpias, un insediamento trace del 5000 a. C., da cui si ha una splendida vista su tutta la città e ben si comprende il motivo che rendeva la posizione strategica. Le rovine sono sparse e conviene fare attenzione a dove mettere i piedi. torniamo indietro passeggiando e scoprendo le vie del centro di Plovdiv con le sue case tipiche con il piano superiore che sporge e la facciata generalmente colorata in modo vivace. Plovdiv è l’ideale per chi ama l’arte infatti numerose sono le gallerie d’arte che si incontrano camminando tra le sue vie. Arriviamo fino al ponte Tsar Boris III Obedinitel, un ponte coperto che sembra un forno da quanto caldo fa al suo interno, che non merita di essere visto, potete quindi risparmiavi la passeggiata fino a lì.

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Decidiamo poi di fermarci di nuovo al giardino Tsar Simeon per rinfrescarci dopo questa calda giornata di sole. Adele si mette il costume e ci divertiamo a bagnarci nella fontana che fa uscire l’acqua da terra.

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