Durante il nostro weekend a Chiusi, abbiamo avuto modo di fare una bella escursione alla scoperta di tesori nascosti dell’Umbria, vicino al confine con la Toscana, nel Pian di Nese affascinante territorio ricco di vestigia del suo passato medievale.
L’escursione ci ha permesso di visitare due castelli abbandonati particolarmente affascinanti, una villa abbandonata e una tomba etrusca, ma procediamo con ordine.
Torre Gualterotta
La prima cosa che incontriamo è la Torre Gualterotta, una torre abbandonata che emerge dal bosco (quando l’abbiamo visitata noi il bosco non era molto folto poiché era inverno). La Torre, che oggi è poco più di un rudere, fu edificata nel XII secolo per controllare la strada che da Cortona portava a Perugia e Umbertide. Nel XV secolo intorno alla torre fu costruito il castello, di cui ancora oggi sono visitabili i resti. La torre è ancora conservata in elevato, così come ancora in piedi è la porta di accesso costituita da un arco a sesto acuto. La visita è interessante e suggestiva anche se non prende molto tempo.
La villa del Faggeto
Poco distante dalla Torre Gualterotta si trova quella che in passato fu l’elegante Villa del Faggeto di cui ancora oggi si può ammirare il giardino con le due palme quasi completamente avvolte dalla vegetazione. All’interno dell’edificio sono ancora visibili tracce cromatiche delle decorazioni alle pareti.
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Castello del Biasciaro
Dopo una bella camminata si giunge al Castello del Biasciaro dalla struttura raffinata ed elegante, che non potrà non sorprendervi. Non si hanno tracce del castello prima dei 1567 quando sembra fosse destinato ad accogliere i figli illegittimi: i bisci sono infatti nel dialetto locale proprio i figli nati al di fuori del matrimonio. La struttura sicuramente sottoposta a restauro è in buono stato di conservazione.
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La tomba del Faggeto
Dopo aver compiuto la maggior parte del percorso si incontra una tomba etrusca scoperta intorno agli anni venti nel XX secolo. La Tomba del Faggeto, risalente al II secolo avanti Cristo, ha una particolarità che la rende molto interessante: la pesante porta in pietra è infatti sempre presente e funzionante e ancora oggi chiude l’ingresso del dromos che conduceva alla camera sepolcrale rettangolare, coperta da una volta a botte.
Per quanto riguarda il percorso da seguire durante l’escursione dovete seguire il sentiero segnato come M24, ma poichè non sempre è segnalato benissimo vi rimandiamo a questo link: http://zuzzurellandotramarcheeumbria.blogspot.it/2017/01/sgiovanni-del-pantano-castello-bisciaro.html?m=1 dove il percorso è descritto con estrema precisione ed accuratezza.
L’escursione ha inizio a San Govanni del Pantano ma se avete poco tempo potete arrivare nei pressi dei castelli, della villa e della tomba in auto e fare solo pochi tratti a piedi.