Un tuffo nel Pozzo Sfondato

 Un tuffo nel Pozzo SfondatoGrazie ad una nostra lettrice siamo venuti a conoscenza dell’esistenza del pozzo sfondato sul fiume Evola, nome con cui i montaionesi chiamano l’Egola, così quando un caldo martedì mattina si è liberato quasi per incanto dagli impegni, io e mia sorella (l’altra rintronauta al femminile) abbiamo deciso di andare a vedere di che cosa si trattava.

Nella prima parte il corso dell’Egola, un affluente dell’Arno che nasce tra Montignoso e Castagno, è selvaggio e impervio e regala cascate cristalline, belle vasche, affioramenti rocciosi e ecosistemi pregiati; molto diverso dalla seconda parte che attraversa città e abitati.

Noi ci siamo dirette nel tratto che passa sotto il borgo di Montaione, dove si trovano  tre pozzi: il Pozzo Sfondato, il Pozzo Diago e il Pozzo Latino. Trovarli è stato fin troppo semplice!

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Abbiamo parcheggiato in cima ad una strada in discesa e abbiamo proseguito a piedi per circa un chilometro e mezzo fino a che non ci siamo trovate ad attraversare un vecchio ponte in pietra: affacciandoci abbiamo visto sotto di noi una serie di cinque belle vasche scavate nella roccia grigia, una sotto l’altra, con un bel po’ di acqua (nonostante in questi giorni nei fiumi non ce ne sia molta) .

È mattina presto e il posto è deserto (non credo che sia molto più affollato nel corso della giornata).  Un tuffo nel Pozzo SfondatoScendiamo incuriosite per vedere meglio e per sentire se l’acqua è ad una temperatura accettabile per due freddolose croniche come noi. L’acqua scorre da una vasca all’altra con delle cascatelle molto carine. La seconda pozza è quella chiamata il pozzo sfondato, è la più profonda (non abbiamo toccato il fondo) e la più grande, se si esclude l’ultima dove però c’era poca acqua.

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Le vasche sono strette tra una gola in pietra e sono ancora all’ombra. Nonostante ciò l’acqua è ad una temperatura che ci permette un tuffo, seppur veloce. Seguendo il sentiero CAI siamo poi arrivate a pozzo Diago, con una cascatella di un paio di metri e a pozzo Latino. Il fiume in questa parte infatti riprende a scorrere tra le rocce e negli anni ha levigato la pietra in un modo molto  interessante. Purtroppo negli ultimi due pozzi non c’era molta acqua così abbiamo rinunciato all’idea di farci un’altro tuffo, per questo se volete fare il bagno in queste ultime due pozze vi consigliamo di visitare questo tratti nel mese di giugno o settembre.  Il posto è estremamente carino e tranquillo, bucolico, il tratto del corso del fiume dove si può fare il bagno tutto l’anno è breve  ma particolare e affascinante, abbiamo passato una bella mattinata, che ricorderemo con piacere, anche perchè era tanto che non facevamo una cosa così da sole! Da lì passano alcuni bei sentieri escursionistici e di mountain bike che portano a San Vivaldo e a Montaione. Il luogo è infatti ideale anche per una bella escursione.Pozzo sfondato

Ricordiamo che per fare il bagno nei fiumi è raccomandabile non essere mai da soli e rispettare le regole per una nuotata o un bagno in sicurezza. È inoltre normale educazione riportare via l’immondizia e non sporcare.

Come arrivare al Pozzo Sfondato sul fiume Evola o Egola

In auto ci siamo dirette a Montaione e abbiamo preso via XXVIII Luglio, una traversa di viale da Filicaja, a circa quaranta metri da piazza Gramsci, quando la discesa si fa più ripida, all’altezza di uno spiazzo asfaltato tra alcune case, abbiamo parcheggiato. un tuffo nel Pozzo Sfondato, come arrivareAbbiamo continuato a seguire a piedi la strada in discesa, che dopo pochi metri si fa sterrata. Dopo circa un chilometro, in corrispondenza di uno slargo con una rimessa agricola sulla destra abbiamo continuato a dritto seguendo la segnaletica CAI. Arrivate al fondovalle abbiamo  costeggiato per circa duecento metri un torrentello e poi lo abbiamo guadato facilmente; la strada torna a salire ma dopo appena trenta metri si deve seguire il sentiero sulla sinistra. Dopo poco siamo arrivate ad un ponticello in pietra dal quale si vedono le pozze. proseguendo lungo il sentiero del CAI si trova a pochi metri Pozzo Diago e poi Pozzo Latino. Visto che l’andata è in discesa il ritorno è stato tutto in salita!

Si raccomanda di tenere sempre un comportamento rispettoso dell’ambiente, di portare via la propria immondizia e di evitare comportamenti incauti, quali allontanarsi troppo dalla riva, stancarsi eccessivamente nuotando, fare il bagno dopo un pasto pesante o il consumo di alcolici.

Un'altra pozza, sotto il Pozzo Sfondato
 Un tuffo nel Pozzo Sfondato  Un tuffo nel Pozzo Sfondato

5 Risposte a “Un tuffo nel Pozzo Sfondato”

  1. non pensavo che l’Egola fosse così!!!Io giro spesso la Pescia,la torbola e i vari rigagnoli affluenti.Vi consiglio un giro nei paraggi,magari incoraggiati dal Valleriana trekking.Ci sono 10 castell abitati e millemila angoli abbandonati,tra metati mulini e fucine. a presto!!!

  2. Ciao! Un aggiornamento riguardo le pozze dell’Evola… purtroppo nei mesi piu caldi le pozze sono quasi sempre asciutte. Non andate in luglio ed agosto.

  3. Cari Rintronauti,

    sono stato al Pozzo Sfondato questo fine settimana.
    Volevo segnalare che purtroppo tutto il torrente è completamente secco e nelle pozze è presente poca acqua stagnante.
    Anche il sentiero risulta poco mantenuto con alcuni alberi caduti sul sentiero e non rimossi.
    Peccato perchè il posto meriterebbe maggior considerazione e cura.

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