La città blu del Rajasthan e il suo forte: Jodhpur

La città blu del Rajasthan: Jodhpur Nel Rajasthan, alle porte del deserto del Thar si trova una città nota per il suo meraviglioso forte e per il colore blu di molte delle sue case: Jodhpur. A metà strada tra Jaisalmer e Udaipur è spesso tappa di passaggio obbligata per chi decide di visitare questa parte dell’India, come lo è stata anche per noi: a Jodhpur c’è infatti un aeroporto collegato con le principali città dell’India e soprattutto con Delhi. Noi lo abbiamo scelto per abbreviare il viaggio verso Varanasi, perchè con il treno notturno avremmo perso troppo tempo, ma anche perchè eravamo curiosi di vedere questa città blu dell’Asia, in cui ad essere dipinte di blu sono le case dei bramini, dopo essere rimasti incantati dal fascino senza tempo della città blu per antonomasia, Chefchaouen.

Siamo arrivati a Jodhpur il giorno seguente ad un’inondazione (agosto, stagione delle piogge) durante la quale i tuk tuk venivano rovesciati dalla corrente che si formava nelle strette viuzze in pendenza. Parte delle strade presentavano sempre i segni degli allagamenti, e in alcune zone ancora i tuk tuk non arrischiavano ad addentrarsi.

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La città è sorta intorno e ai piedi del suo imponente e splendido forte, il Mehrangarh (biglietto 600 Rs a testa). Appena lo vediamo erto sul promontorio roccioso, con i suoi bastioni alti più di trenta metri non possiamo non concordare con chi lo ritiene il più bello dell’intero Rajasthan. La sua architettura ricercata e quasi leziosa ci riporta con un semplice sguardo all’era dei marahaja, degli intrighi di castello e delle astute principesse. Quasi incute timore con la sua mole e la sua pesantezza. La città blu del Rajasthan: Jodhpur, il forteL’interno purtroppo non riesce però a mantenere le aspettative, l’incanto cessa appena varcate le splendide porte.  La parte visitabile è breve e non molto suggestiva, almeno se comparata all’interno del City Palace di Udaipur o al forte di Jaisalmer. Splendida però è la vista che si ha sulla città. L’umidità della giornata esalta i colori rendendoli più profondi e vividi e il marrone del palazzo e delle mura che scendono lente esalta ancora di più il blu delle case. Ogni tanto in qua e in là sbuca il verde intenso degli alberi.La città blu del Rajasthan: Jodhpur La città blu del Rajasthan: Jodhpur

Terminata la visita al forte siamo scesi tra le case blu dei bramini per vedere la città vecchia e siamo arrivati al Sardar market, nei pressi del Ghantaghar Clock, che molti consigliano di visitare ma che a noi ha lasciato poco. La città blu del Rajasthan: Jodhpur Siamo arrivati fino al Gulab Sagar, un bacino d’acqua artificiale fatto costruire nel 1788 da Gulab Rai, l’amante di Maharaja Vijay Singh, nelle cui acque si rispecchia il Tempio Kunjebehari dedicato a Krishna. Probabilmente l’inondazione del giorno prima aveva scombinato un po’ la situazione.

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In definitiva la città di Jodhpur non ci ha entusiasmato, mezzo giornata basta ampiamente per visitarla, per cui non vi fermate troppo! Uno dei lati positivi è che proprio qui abbiamo dormito presso l’hotel più pulito che abbiamo mai trovato qui in India, il Geeta Mahal (14 euro camera doppia), con una connessione wi-fi perfetta, quindi se vi capita provatelo!La città blu del Rajasthan: Jodhpur

Come arrivare a Jodhpur

A Jodhpur c’è un piccolo aeroporto (chiuso la notte) collegato dai voli della Air India e della Jet Airways con Delhi, Mumbay e Bangalore. Noi abbiamo preso il volo delle 11.25 a Delhi della Jet Airways che poi prosegue fino a Varanasi.

I treni arrivano e partono più volte al giorno per Jaisalmer, Bikaner, Delhi e Jaipur. La città blu del Rajasthan: Jodhpur , ingresso al forteNoi dovevamo arrivare a Jodhpur da Jaisalmer proprio in treno, infatti avevamo acquistato i nostri biglietti (650 Rs a testa in 3° classe) con un giorno di anticipo, ma il giorno della partenza alle 6.45  del mattino alla stazione ci dicono che il treno è stato cancellato a causa delle inondazioni del giorno precedente così ci siamo fatti portare alla vicina stazione degli autobus (su una specie di incrocio) e siamo riusciti a salire sull’autobus che era già in partenza (5 ore e 30 minuti, arrivo puntuale, biglietti 300 Rs a testa posto a sedere). L’autobus ci ha poi lasciato ai margini della città e con un tuk tuk siamo arrivati al Geeta Mahal.  Gli autobus che la collegano con le principali città del Rajasthan sono frequenti, più volte al giorno.
La città blu del Rajasthan: Jodhpur

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