Chi non conosce la storia del Conte Ugolino che fu rinchiuso nella Torre della Muda a Pisa per le accuse di tradimento e che forse stremato dal digiuno finì per macchiarsi del terribile atto di cibarsi delle carni dei propri figli? Pochi invece sanno che da giugno 2016 è possibile visitare una parte della torre che ospitò il celebre prigioniero, la cui macabra fine fu cantata anche da Dante Alighieri nell’Inferno (canto XXXII e XXXIII).
Seppure molti celebri studiosi della vicenda propendono per una versione meno raccapricciante della storia Dante con il suo verso che apre a molteplici interpretazioni “Poscia, più che ‘l dolor poté ‘l digiuno” (verso 75, canto XXXIII) impressionò a tal punto l’immaginario collettivo che molti pittori, scultori e scrittori si sono occupati di questo controverso episodio.
La visita alla Torre del Conte Ugolino
La visita è di per se breve, ma consente di vedere i muri perimetrali della torre medievale, fino a poco fa ostruiti dagli scaffali della Biblioteca Normale. Appena entrati all’interno dello spazio museale di fronte ci appare il muro frontale della torre e la sua porta d’ingresso posta ormai ad un paio di metri sotto il livello del piano di calpestio attuale. Enormi pannelli in italiano ed in inglese riportano le terzine più significative che Dante spende per il Conte Ugolino e quando la porta si richiude alle nostre spalle non possiamo che pensare ai versi: “… e io senti‘ chiavar l’
La visita è senz’altro interessante e affascinante manca però di poter salire sulla torre, almeno per qualche piano. Il resto della struttura infatti è occupata dalla Biblioteca della Scuola Normale e è accessibile solo ottenendo l’accredito presso l’apposito ufficio. Inoltre secondo il nostro modesto parere mancano delle foto o dei dipinti storici che mostrino l’aspetto della piazza e della torre negli anni, siamo però ben felici che un luogo importante e conosciuto in tutto il mondo come questo sia stato restituito alla comunità e valorizzato, cosa abbastanza eccezionale a Pisa.
Chi era il Conte Ugolino della Gherardesca?
Il Conte Ugolino della Gherardesca fu Conte di Donoratico, nel 1252, divenne Vicario di Sardegna e successivamente fu podestà di Pisa. Fu al comando di una parte della flotta contro Genova durante la Battaglia delle Melorie (1284) che determinò la fine della supremazia sul Mediterraneo della Repubblica di Pisa. Durante la Battaglia il conte tenne un comportamento ambivalente e una volta che capì come si sarebbe conclusa diede il segnale di ritiro alle sue imbarcazioni. Nonostante ciò il Conte Ugolino divenne capitano del popolo della città di Pisa, ma ancora una volta le accuse di tradimento non si lasciarono attendere troppo: sembra infatti che il il Conte abbia deliberatamente lasciato fallire il recupero dei molti pisani catturati dai genovesi perchè il loro rientro avrebbe causato una sua diminuzione del potere. Fu però a causa delle accuse dell’assassinio di un nipote del Vescovo Ruggiero, suo acerrimo nemico, che fu rinchiuso insieme ai nipoti e ai figli nella Torre della Muda (1288). La chiave della prigione fu gettata in Arno e i prigionieri furono lasciati morire di fame.
Dove si trova la Torre del Conte Ugolino?
La Torre del Conte Ugolino si trova in piazza dei Cavalieri, a fianco al Palazzo della Carrovana, in quella che è conosciuta con il nome di Torre della Fame, Torre Gualandi, Torre della Gherardesca o Torre dell’orologio
Come faccio a visitare la Torre del Conte Ugolino?
Per accedere allo spazio museale ricavato nell’edificio di proprietà della Scuola Normale si deve prenotare una visita gratuita sul sito: https://www.eventbrite.com/e/visite-guidate-alla-torre-del-conte-ugolino-tickets-25595694411 . La visita ha la durata di un’ora ed è accessibile ad un massimo di 25 persone contemporaneamente.