Ebbene sì, a Bomarzo oltre al famoso Parco dei Mostri si può andare in cerca di quest’opera unica nel suo genere, riscoperta solamente nel 2008 e liberata dalla terra e dalla vegetazione che per molti anni l’avevano portata ad essere dimenticata.
La prima domanda che sorge spontanea è: dunque gli Etruschi costruivano le piramidi? No, o meglio niente induce a pensarlo. La piramide etrusca si è infatti guadagnata questo suggestivo appellativo per la sua capacita di evocare l’immagine delle piramidi a gradoni dei Maya (del resto anche la sua collocazione in un verde e rigoglioso bosco aiutano l’associazione mentale), in realtà è un enorme altare sacrificale con tanto di gradini per raggiungere la cima e canalette di scolo probabilmente per raccogliere il sangue dei sacrifici. Una delle ipotesi è che servisse per la pratica dell’aruspicina, l’arte di predire il futuro attraverso l’analisi delle viscere o per interpretare il volo degli uccelli.
L’analisi delle tecniche costruttive dell’altare (scolpito in un unico grande masso) ha messo in luce una continuità di utilizzo fin in epoca medievale, anche se non si sa per quale scopo.
Il mistero avvolge ancora la cosiddetta piramide tanto che per alcuni la sua origine sarebbe da collocare addirittura nella preistoria. Il luogo è sicuramente suggestivo e bello da visitare, fin dalla sua scoperta volevamo vederla e ne siamo rimasti affascinati: è un manufatto decisamente insolito e particolare e mentre ci guadagnamo la cima ci sentiamo per un attimo davvero in Messico.
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Ci si può arrampicare fino in cima all’altare sacrificale, facendo attenzione.
Il bosco di Bomarzo però non nasconde solo la piramide etrusca, per cui una visita a questo strano monumento può essere completata con la visita alla necropoli e la chiesa altomedievale di Santa Cecilia, anch’essa in mezzo al bosco, molto scenografica, con le sepolture fatte a forma umana e anche qui una strana forma piramidale. Seguendo le indicazioni poi si può raggiungere un belvedere per godere della vista del bel Castello di Chia, arroccato su uno sperone roccioso, dove Pier Paolo Pasolini girò alcune scende del battesimo di Gesù del Vangelo secondo Matteo e che elesse a sua dimora (purtroppo non si può accedere) e proseguendo si arriva alle cascatelle sul torrente Castello, molto carine e con delle belle marmitte dei giganti. Durante il percorso per arrivare alle cascate si trovano alcuni ruderi tra cui quello di un mulino e i resti di una tomba medievale scavata nella roccia. Per consultare il sito di chi si occupa volontariamente dell’area cliccate qui.
Il percorso così come lo abbiamo fatto noi è lungo all’incirca 9 km. Per arrivare alla Piramide non ci sono indicazioni.
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Come arrivare alla Piramide etrusca
Parcheggiare l’auto nei pressi del campo sportivo di Bomarzo (arrivando da Attigliano, in fondo a via dell’Elce) e prendere il sentiero di fronte al cancello, sulla sinistra del campo sportivo, affianco ad un rudere su cui si legge in nero necropoli di Santa Cecilia e Castello di Chia. Scendete il sentiero fino a che non arrivate ad un bivio: di fronte a voi c’è un’area pic-nic con tavolini, da cui si accede a destra ad un grande spiazzo dove si trovano le indicazioni per il panorama Castello di Chia (guardando il panorama a destra) e la necropoli di Santa Cecilia (guardando il panorama di fronte). Per arrivare alla Piramide si deve invece svoltare a sinistra invece che dirigersi verso i tavolini. Dopo poco quando la strada si biforca si procede a destra. Si continua per 10-15 min sul sentiero fino a che non si trova un grande incrocio (un quadrivio) svoltate a destra. Dopo pochi metri sulla sinistra troverete la lapide della tomba di un cavallo, Musetto. Siete sulla strada giusta. Il sentiero scende, sulla sinistra troverete un grande masso da cui so vede un bel panorama. Siete sul tetto di un abitazione trogloditica. Continuate a scendere, il primo sentiero sulla sinistra che incontrate vi porta all’abitazione trogloditica, occupata da un eremita in passato. Tornate sui vostri passi e riprendete il sentiero che scende fino a che non vedrete davanti a voi un enorme monolite, girateci attorno e vedrete la grande piramide.
Poco distanti ci sono anche una piramidina ed una via cava, ma anch’esse non sono segnalate.
A quanto abbiamo capito è possibile raggiungere la piramide anche dalla necropoli di Santa Cecilia ma non abbiamo trovato idicazioni. Per arrivare alle cascatelle seguire il sentiero per i Castello di Chia, oltrepassatelo seguendo il bel sentiero che peocede tra enormi massi. Proseguite tre il mulino e l’arco e dopo poco le vedrete.
Per raggiungerlo consultate questa mappa:
Nelle vicinanze della piramide etrusca si trova anche il borgo abbandonato di Chia, che si vede in lontananza lungo il sentiero per le cascate e la torre.