Quest’anno sembra sia stato deciso di modernizzare i festeggiamenti per il nuovo anno e di indire una cena la sera precedente al capodanno pisano, volta a celebrale la pisanità con racconti, poesie in vernacolo e canti popolari, presso gli Arsenali Pisani. Quale migliore occasione per conoscere meglio alcuni aspetti della cultura locale pisana? Al contrario lo spettacolo pirotecnico previsto per la serata del 25 marzo sarà rimandato al 27 marzo, infatti, il capodanno pisano cade in concomitanza del venerdì santo. Altre iniziative organizzate per celebrare l’evento sono: l’apertura della Torre Guelfa che fino al 25 aprile ospiterà una mostra su armamenti e costumi.
Il calendario Pisano è un’antica tradizione che sembra risalire al 985. Rimase in uso per quasi 800 anni e più precisamente fino al 1749 quando il Granduca di Toscana decise di unificare i festeggiamenti e di dare il benvenuto all’anno nuovo il 1° gennaio e non più il 25 marzo, giorno della festa dell’Annunciazione secondo il calendario liturgico, come da tradizione. Oltre alla coincidenza con la festività religiosa, sembra che abbia giocato un ruolo importante nella scelta della data anche la prossimità dell’equinozio di Primavera, si pensa infatti fosse collegato al risveglio della natura dopo il torpore invernale.