Una fortezza sul Mar Morto: Masada

Uno dei nostri ricordi più belli del viaggio in Israele è stato sicuramente vedere sorgere il sole a Masada. Immersa nel desolato e bellissimo paesaggio del Mar Morto,  Masada è una fortezza tristemente nota dalle cronache storiche per il suicidio di massa che i suoi abitanti scelsero per non cadere nelle mani dei Romani. Considerata per molti anni inespugnabile infatti Masada fu conquistata dopo due anni di assedio. Meta imperdibile di un viaggio in Israele ecco i nostri consigli e il racconto della nostra esperienza. 

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DOVE ALLOGGIARE

Il nostro primo giorno a Masada inizia presto: alle 4.10. Non vogliamo perderci la possibilità di vedere la famosa alba dalla postazione privilegiata di Masada. Proprio per questo abbiamo deciso di alloggiare nella sistemazione più vicina alla fortezza: il Masada Guest House Youth Hostel ( circa 90 euro a notte con colazione, 15 euro a testa la cena).

LA VISITA ALLA FORTEZZA DI MASADA

Quando la sveglia suona scattiamo in piedi, ci vestiamo velocemente, usciamo dal Masada Guest House, con la nostra cospicua scorta d’acqua. Appena usciti il caldo secco ci attanaglia la gola ci fa mancare l’aria: iniziamo immediatamente a sudare.

Mentre ci dirigiamo al centro visitatori che dista solo un centinaio di metri dal Guest House ci accorgiamo di avere solo un wafer per uno come colazione… e stiamo morendo di fame!

La vera colazione la faremo al nostro rientro in hotel. Siamo la seconda coppia ad arrivare al centro visitatori, dopo di noi arrivano degli autobus provenienti da Gerusalemme e un gruppo di adolescenti americani che avevamo trovato in hotel e il giorno prima anche al Wadi Bokek (siamo arrivati la mattina precedente da Gerusalemme con l’auto a noleggio e abbiamo fatto un’escursione al Wadi Bokek, poi un bel bagno nel Mar Morto).

Alba a Masada (1)

Aspettiamo l’apertura della biglietteria, compriamo i biglietti con i quali ci vengono consegnati un opuscolo informativo e una cartina del sito… e partiamo! Il buio ci avvolge, non abbiamo delle torce (organizzazione da Rintronauti) pertanto ci facciamo luce con i cellulari: il terreno è sconnesso e inciampiamo frequentemente. Dopo poco meno di 10 minuti iniziamo a salire da 427 metri sotto il livello del mare verso la cima della montagna (60 metri s.l.m) su cui è posta la fortezza di Masada.

Il gruppo di adolescenti americani con le guide dell’esercito israeliano vengono fatti passare avanti a tutti (!).

Solo a metà del percorso, insieme ad una coppia di francesi, riusciremo a superarli. Ormai è diventata una gara.

Il sentiero del serpente Masada

Il sentiero del serpente che porta alla cima della collina è stretto, sconnesso e molto ripido. è sempre buio ma mano a mano che saliamo il cielo si schiarisce. È caldissimo, beviamo litri di acqua, ma la sete continua ad attanagliarci. Sono in canottiera alle 5,10 del mattino è soffoco dal caldo! Il percorso è faticoso ma bellissimo. Abbiamo impiegato poco meno di 45 minuti per salire : arriviamo in cima distrutti ma felici. Cerchiamo un luogo da dove ammirare l’alba in tranquillità. La brezza fresca che ci accoglie in cima ci fa pentire di non aver portato una maglietta in più…siamo fradici e quel vento potrebbe esserci fatale!

Il cielo limpido e di un celeste intenso avvolge le rovine. La fortezza si erge solitaria. Capiamo come mai è stata considerata inespugnabile (fino all’arrivo dei romani). Ci affacciamo dalle mura ormai cadenti e vediamo i resti di alcuni accampamenti delle truppe romane.

Alba a Massada

La conquista di Masada deve essere stata un’impresa veramente ardua, ce ne rendiamo conto soltanto adesso che abbiamo salito l’impervio sentiero del serpente. I romani per riuscire nel loro intento costruirono una rampa d’assedio sul lato occidentale della montagna, attualmente è percorribile il sentiero della rampa d’assedio e per salire servono solo 15 minuti circa (l’accesso è da Arad). 

Il cielo inizia a tingersi di rosa e di arancione, pian piano vediamo salire un timido sole che fa capolino dalle nuvole. Ci siamo seduti in un posto perfetto: siamo davanti al Mar Morto e il sole sorge di fronte a noi. Il momento è magico, c’è una tranquillità assoluta, lo spettacolo che ci si presenta davanti è da togliere il fiato, ci immaginiamo l’emozione che provavano i soldati di vedetta a vederlo sorgere mattina dopo mattina. Ad un certo punto ci guardiamo perplessi di trovarci davanti un insolito spettacolo: il sole si riflette sul Mar Morto creando un effetto di sdoppiamento per un momento un po’ sconcertante. Rimaniamo affascinati, non vogliamo perderci nemmeno un minuto di quest’alba e di questo momento irripetibile.

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Quando ormai l’alba è terminata decidiamo di esplorare Masada:  vediamo il sistema di cisterne sotterranee che raccoglieva l’acqua piovana e e che insieme a quella dell’oasi di Ein Gedi, garantivano l’approvvigionamento idrico alla fortezza, la piscina, che aveva una capacità di 550 metri cubi, il palazzo di Erode e le sue terme, le case dei funzionari, la sinagoga, la chiesa bizantina. Doveva essere difficile vivere lassù, per la difficoltà di spostamento, di approvvigionamento del cibo e per il clima. Sono quasi le 8 e inizia a fare caldo. Torniamo verso la magnifica porta del sentiero del serpente e iniziamo la discesa, siamo affamati e abbiamo bisogno di una doccia! Vediamo qualche temerario che inizia la salita e non lo invidiamo per niente! In meno di 30 minuti arriviamo in hotel, ci facciamo una doccia e andiamo a fare una bella colazione! Rimontiamo sulla nostra C1 Citroen e costeggiamo il Mar Morto con il sorriso sulle labbra.

Ricordiamo che è possibile salire fino alle rovine di Masada anche con la funivia dalle 8 in poi.

COME RAGGIUNGERLA

Potete noleggiare un’automobile partendo da Gerusalemme o da un’altra città (scelta che abbiamo fatto noi) oppure usufruire di uno un tour di un giorno organizzato dalle agenzie del luogo, oppure utilizzando l’autobus (Linea Egged 486).

COSA NON POTETE DIMENTICARVI DI PORTARE

  • Una bella scorta d’acqua,
  • qualcosa da mangiare,
  • una torcia,
  • la macchina fotografica,
  • un foulard
  • una maglia a maniche lunghe per quando arrivate sulla sommità del sito (se partite la mattina presto)

Alba a Massada (1)

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Masada

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