La Morra: un borgo in mezzo alle Langhe

Per conoscere meglio Le Langhe, i loro vini e vigneti, degustare i piatti tipi ed ammirare i bei panorami il paese de La Morra è l’ideale.

La Morra è un borgo immerso ne Le Langhe, in provincia di Cuneo, attorno al quale si coltivano vigneti pregiati che danno origine a famosi vini, apprezzati in tutto il mondo come il Barolo. Le sue vie sono costellate di enoteche in cui è possibile degustare i vini della zona e mangiare piatti tipici.
In piazza Martiri si trova l’ufficio turistico in cui si trovano trovare numerose informazioni sulla provincia di Cuneo e su Le Langhe. Salendo fino alla grande piazza si gode di un bellissimo panorama sui vitigni.

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In Piazza Castello si trova la torre campanaria, aperta al pubblico da marzo ad ottobre, se ve la sentite di salire un po’ di scalini (poco meno di 100) sarete ripagati da un bellissimo panorama e il vostro sguardo potrà spaziare per le Langhe, anche se le campane oscurano parte del paesaggio. L’ingresso è ad offerta. 
Seguendo la via Carlo Alberto si passa dalla Cantina Comunale, ove è possibile assaggiare vini prelibati prodotti nelle vicinanze, per arrivare alla piazzetta dove si trovano la parrocchiale di San Martino, la chiesa della Confraternita di San Rocco e il palazzo del municipio di La Morra.
Seguendo via Garibaldi, abbiamo deciso di percorrere una parte della conta muraria, l’arrivo della primavera e la calda giornata soleggiata dei primi di marzo hanno reso la passeggiata davvero piacevole. Proprio mentre ammiravamo la campagna circostante abbiamo notato una “chiesina” colorata e abbiamo deciso di raggiungerla.

Vicino al borgo di La Morra: la Cappella delle Brunate 

Per raggiungere la Cappella delle Brunate da La Morra si deve seguire per Fontanazza Cerroquio, da lì troverete le indicazioni, si trova a 5 minuti da La Morra.

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Nel 1999 gli artisti Sol LeWitt e David Tremlett reinterpretarono la cappella della SS. Madonna delle Grazie di proprietà della famiglia Cerretto con l’obiettivo di creare un posto unico che attirasse turisti, un luogo per spingere i visitatori a pensare e a riflettere. In origine la cappella, mai consacrata, fu costruita durante il secondo decennio nel 1900 per offrire riparo dalle intemperie ai contadini che lavoravano nei vigneti del Brunate.

La cappella colorata di giallo, rosso, verde, viola, arancione e celeste si scaglia sul panorama delle Langhe ed è davvero carina. Adele (4 anni e mezzo) ha detto appena l’ha vista:  “Sembra che davanti c’è l’arcobaleno”.

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