L’Acquedotto di Colognole: un monumento perduto nel bosco

Nello splendido bosco di lecci dell’alta Val di Morra si nascondono gli imponenti resti dell’Acquedotto di Colognole, grande opera idraulica che ha provveduto all’approvvigionamento idrico per la città di Livorno dal 1816 al 1912.Acquedotto di Colognole

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Archi, arcate, gallerie, canalizzazioni, scalinate, vasche di depurazione, i resti integri dell’acquedotto sembrano parte della vegetazione e del bosco ormai da tempo. La sensazione che ci ha dato camminare tra il verde acceso delle foglie, passeggiando sopra i resti in arenaria, illuminati dalla luce del sole che filtra tra le alte chiome degli alberi è magica: sembra che queste mura siano qui da molto tempo e che queste scalinate conducano alla scoperta di qualche strana città perduta. La passeggiata è breve e per niente faticosa, ogni tanto ci sono dei punti dove sostare magari per un bel pic-nic.

Il bosco, ombroso e silente, è animato solo dai gorgoglii delle acque che nelle vasche di depurazione diventano quasi strani sussurri.Acquedotto di Colognole

Noi lo abbiamo visitato in primavera, ma ci piacerebbe tornarci per vederlo con le sfumature autunnali.

L’Acquedotto di Colognole o Acquedotto Leopoldino inizia a Colognole, sulle Colline Livornesi e prosegue per 17 km fino alle tre cisterne della città di Livorno, la prima a Pian di Rota, poi il Cisternone e infine il Cisternino.

Noi non abbiamo fatto il percorso completo, ma ci siamo limitati a vederne i resti nell’alta Val di Morra.

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Acquedotto di Colognole

Un po’ di storia… – Acquedotto di Colognole

Ferdinando III incaricò nel 1792 Giuseppe Salvetti di realizzare l’opera dell”Acquedotto di Colognole, che aveva come fine quello di raccogliere le acque sorgive di Colognole e convogliarle a Livorno per rispondere all’aumento della popolazione del XVIII secolo. Dopo una sospensione, i lavori furono ripresi dall’allievo di Salvetti, Ranieri Zocchi, che portò a compimento l’opera.

Nel 1912 l’acquedotto fu sostituito da quello di Filettole.

Acquedotto di ColognoleCome arrivare all’Acquedotto di Colognole

Per arrivare all’Acquedotto di Colognole o Acquedotto Leopoldino si deve oltrepassare il bel borghetto di Colognole, antica cittadina di origine romana, poco prima del bivio per Gabbro si incontrano due strade sterrate sulla destra: il primo segnalato da una cartellonistica CAI, il secondo caratterizzato solo da un divieto di accesso. Noi abbiamo parcheggiato l’auto di fronte al secondo (quello più vicino al bivio) e seguendo la strada sterrata leggermente in discesa siamo giunti in quindici minuti (anche meno) ad uno slargo dove si trovano alcuni edifici per la depurazione e la raccolta dell’acqua. Seguendo il canale si giunge ad un’altra cisternina, si svolta a sinistra e poi si può decidere se continuare a diritto e poi tornare indietro e proseguire oltre la cisternina, oppure se scendere subito verso il basso (svoltando a destra) e poi esplorare l’altro tratto. Il percorso è una specie di T.

Per ingrandire le foto cliccaci sopra.

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