Campocatino e l’Eremo di San Viviano

Appena i contorni di Campocatino ci appaiono dobbiamo stroppicciarci gli occhi: il verde dell’erba, le casette in pietra restaurate e le montagne che lo circondano ci illudono per un attimo che la stretta stradina asfaltata ci abbia misteriosamente condotto sulle Dolomiti. In realtà siamo sulle Alpi Apuane, sopra il lago di Vagli dove abbiamo appena fatto un volo sulla zip line che lo attraversa (LEGGI ANCHE: UN VOLO AL VAGLI PARK & ZIP LINE).Campocatino e l'Eremo di San Viviano

Parcheggiata l’auto scendiamo ad ammirare il paesaggio e a passeggiare tra le abitazioni un tempo utilizzate dai pastori come rifugio. Le abitazioni di Campocatino sono a due piani, con il tetto in lavagna e hanno le porte in legno incise e scolpite con raffinati motivi e disegni. In passato il piano terra era occupato dal bestiame che con il suo calore rendeva meno fredda la casa. Man mano che proseguiamo arriviamo ad un grande prato, una conca di origine glaciale sovrastata dalla cime del monte Roccandagia. In fondo si trova una chiesa, che seppure ha un aspetto interessante stona un po’ con l’ambiente circostante.Campocatino e l'Eremo di San Viviano

Poco prima del prato si trova una fontanina e un ristorante La Buca dei Gracchi. Prendendo il sentiero che si trova alla sinistra del ristorante (147 del CAI) si può giungere in una quarantina di minuti all’Eremo di San Viviano. Il sentiero attraversa boschi di castagni e faggi fino ad arrivare ad una terrazza a picco sulla valle di Arnetola: da qui si osserva un panorama stupendo con la vista dei monti Sella, Tambura e Sumbra. Dopo una lunga e disconnessa discesa (fattibile) si arriva a vedere sopra di noi l’eremo costruito dagli abitanti per ricordare il Santo. Scavato nella roccia il piccolo eremo è raggiungibile attraverso una scalinata. Purtroppo quando abbiamo fatto il percorso lo abbiamo trovato chiuso. Sembra però che sia possibile chiedere le chiavi al ristorante. San Viviano era un viandante di origine emiliana che arrivò in questi luoghi con la moglie, Quando fu inabile al lavoro si ritirò in quei boschi dove visse in modo ascetico nutrendosi solo di cavolo selvatico ed acqua. In realtà non è riconosciuto dalla Chiesa come santo.

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Per tornare a Campocatino si deve seguire il percorso inverso. In tutto il percorso per l’Eremo senza la sosta impiega 1 ora e 30 minuti circa.

Si può arrivare  a Campocatino da Vagli di sotto tramite un sentiero oppure con l’automobile, poco prima dell’insediamento infatti si trova un parcheggio.

Campocatino e l'Eremo di San Viviano

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