Un eremo rupestre in Grafagnana

Eremo di Calomini Appeso ad una parete rocciosa a strapiombo, l’Eremo di Calomini, affascina al primo sguardo. Il bianco candido delle sue pareti spicca sul marrone della roccia viva e contribuisce a renderlo visibile, nonostante la vegetazione primaverile ostacoli il nostro sguardo mentre saliamo lungo la stretta e ripida strada.
Il nucleo originario del santuario risale probabilmente al XI secolo, quando fu scavato a colpi di scalpello nella roccia e fu dedicato a Santa Maria ad Martyres (oggi è la sacrestia della chiesa, visitabile).

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A prima vista ci ha ricordato molto il Monastero di Ostrog, in Montenegro, la sensazione infatti è quella di non trovarsi in Garfagnana!

Raro esempio di architettura rupestre garfagnina l’Eremo di Calomini probabilmente sorse per cercare di ricreare un’ambiente simile a quello in cui vissero i primi eremiti e anacoreti cristiani nella Tebaide (Egitto), anche se le numerose leggende che circolavano sulla sua fondazione raccontano altro.Eremo di Calomini

La leggenda più diffusa vuole che proprio dove ora sgorga un’abbondante fonte d’acqua deliziosa, o nella grotta lì vicino, una pastorella intorno all’anno mille avrebbe trovato un’immagine della Madonna. L’immagine fu oggetto di venerazione fin dal primo momento e fu portata a Gallicano, che si riteneva un luogo più idoneo alla sua custodia. Ma non fu passato neppure un giorno che l’immagine sacra riapparse là ove la pastorella l’aveva trovata. Il segnale fu allora chiaro e nessuno pensò più di spostarla.

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Successivamente furono raccolti i soldi per costruirle una degna dimora. Nel XVI il santuario divenne sempre più importante tanto che vescovi e cardinali si fermarono a farle visita e la popolazione volontariamente raccolse il denaro per ampliare e ristrutturare la chiesa (seconda metà del XVII secolo). Altre risistemazioni inclusa l’edificazione del porticato furono effettuate nel XVIII secolo. L’interno della Chiesa dell’Eremo di Calomini è decorato in stile seicentesco.Eremo di Calomini

Nel 1868 gli eremiti Calomini abbandonarono il Santuario che nel 1941 fu assegnato ai Frati Cappuccini e oggi è abitato dai Discepoli dell’Annunciazione.

Ancora oggi sono molti i fedeli e i curiosi che si arrampicano fino a questo luogo di pace, da cui si gode di uno splendido panorama sulla valle e in cui si può ottenere l‘indulgenza perpetua concessa da Pio VIII. Su richiesta è possibile visitare le cucine e le celle degli eremiti e se siete interessati a trascorrere qualche giorno avvolti nella calma e nella serenità di questo luogo è possibile dormire presso la foresteria.

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Ideale per rifocillarsi dopo o prima della visita è l’Antica Trattoria dell’Eremita, posta a poche centinaia di metri e raggiungibile attraverso un piacevole sentiero nel bosco.

Nelle vicinanze si trova la Grotta del Vento e l’Antro del Corchia.

Ricordiamo inoltre che l’Eremo di Calomini è aperto solo il sabato e la domenica e che è necessario tenere un comportamento rispettoso e decoroso come in tutti i luoghi di culto.Eremo di Calomini

Eremo di Calomini

Eremo di CalominiEremo di Calomini

 

 

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