Osservare la campagna toscana, con le sue placide colline che si estendono a perdita d’occhio, il cielo azzurro e qualche casa isolata sparsa qua e là è un toccasana per la mente e il corpo, lo spettatore si rilassa di fronte al paesaggio e i suoi pensieri spaziano. Forse proprio per questa misticità del luogo un gruppo di monaci ha fondato il monastero buddista di Pomaia (Provincia di Pisa), un piccolo paesino nel comune di Santa Luce.
Il monastero Istituto Lama Tzong Khapaè facilmente raggiungibile. Parcheggiamo l’automobile e risaliamo a piedi lungo l’ombrosa stradina leggermente in salita che porta al monastero, con noi altri curiosi e abituali frequentatori. Nonostante siamo abbastanza vicini alla strada c’è molto silenzio, il chiacchericcio è sommesso. Due monaci camminano lentamente nel senso opposto al nostro. Quando passano di fianco a noi, ci zittiamo.
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Iniziamo a vedere le bandierine di preghiera tibetane che colorate sventolano pacatamente mosse da una leggera brezza e spandono intorno a se un impercettibile pulviscolo benedetto.
Sulla nostra sinistra compaiono quasi per magia dei bianchi stupa, tipici e suggestivi reliquiari buddisti. Un monaco armeggia lì intorno. L’odore della macchia mediterranea ci solletica l’olfatto. Arriviamo alla villa padronale dove si trova il monastero, oltre ad un book shop. Nel piazzale antistante c’è la ruota delle preghiere, proviamo a girarla ma non conosciamo nessun mantra, quindi non sussurriamo niente. Il luogo è insolito e molto tranquillo nonostante ci siano numerose persone.
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Andiamo a visitare i giardini al lato della villa, dopo aver superato i piccoli bungalow che sono stati costruiti per chi vuole sperimentare l’esperienza della meditazione per qualche giorno. La struttura offre, infatti, la possibilità di soggiornare e di effettuare corsi di meditazione. Nel giardino troviamo piccole sculture, buddha, bandierine e altri tipi di offerte.
Noi non meditiamo ma restiamo affascinati da questi colori brillanti e sgargianti, da questi buddha dorati e da questi stupa bianchi.
Con meno di un ora di macchina ci siamo regalati un pomeriggio insolito.
Monastero buddista di Pomaia
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