L’anello dei Giganti

Il terreno soffice da sembrare quasi di camminare sul velluto, le fronde degli alberi che giocano con i raggi del sole fanno strani giochi di luce ed ombre, l’aria frizzante che odora di sottobosco, di humus e foglie in decomposizione, la possibilità di vedere dei giganti: ecco un percorso a metà tra magia e natura! GIGANTI?!… Avete letto bene: dei giganti! Ma non abbiate paura i giganti sono dei grandissimi Abeti di Douglas, che raggiungono misure da record! 

Gli alberi altissimi (tra loro c’è anche l’albero più alto d’Italia!) e il panorama mozzafiato rendono la passeggiata all’Anello dei Giganti ideale per coloro che vogliono iniziare a camminare anche con i bambini, visto la breve durata del percorso che vi porterà a scoprire i giganti!!!

L’anello dei giganti

L’anello dei Giganti è un bel percorso se pur breve (è lungo 3,7 km circa) che si trova nella Riserva Biogenetica di Vallombrosa e che vi porterà alla scoperta di alberi magnifici e straordinariamente alti noti come Abeti americani o Abeti di Douglas (Pseudotsuga menziesii), queste conifere sempreverdi sono i giganti che incontrerete durante il cammino.

L’inizio del percorso è in prossimità di un area sterrata lungo la strada che dal monastero di Vallombrosa porta a Saltino. In quest’area si può parcheggiare, vicino ad un hotel abbandonato in località Lago. Il sentiero è ben tracciato e molto ampio (è possibile mantenere le distanze di sicurezza in base alle normative relative al Covid 19, con tutta tranquillità) ed è segnato con un cartello in legno in cui è raffigurato un abete bianco. All’incirca verso la metà del percorso dell’anello dei giganti si trovano gli altissimi abeti e anche se la foto di rito è d’obbligo non pensate che sia semplice fotografare l’abete americano in tutta la sua lunghezza! Pensate che uno degli abeti Douglas che incontrerete è l’albero più alto d’Italia con un altezza di 62,45 metri per una circonferenza di 3,31 metri (dati registrati nell’anno 2016). L’anello dei giganti prosegue poi verso Metato, un’antica casa colonica/rifugio e termina lungo un tratto di strada asfaltata lungo la quale occorre fare attenzione e tenersi sul ciglio della strada.

Curiosità

L’abete di Douglas è un albero tipico del Nord America e deve il suo nome a david Douglas che portò in Europa i semi di queste splendide conifere nella prima metà del 1800. L’Abete Americano fu oggetto di studi e sperimentazioni sulle specie forestali esotiche in particolare ad opera di Aldo Pavari che ricercava un clima ideale per il suo sviluppo e dette vita  a numerosi progetti pilota su piccole particelle forestali tra cui anche Vallombrosa. Ciò permise poi di usare queste conifere per rimboschiere le aree colpite dagli scontri bellici a seguito della seconda guerra mondiale sull’Appenino centro-settentrionale, grazie al loro veloce accrescimento.

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