Il gioiello del Kosovo: Prizren

Immersa tra bellissime montagne la cittadina di Prizren è costruita lungo il defluire del fiume Lumëbardh. Ristorantini e bar accompagnano il fiume, le vie e le strade principali brulicano di gente, di casette in legno e pietra lungo le strette strade e i piccoli ponti caratteristici che attraversano il fiume in più punti, si prestano per fare bellissime foto ricordo. Insomma Prizen è stata una bellissima sorpresa ad eccezione per il traffico costante che abbiamo trovato per raggiungere il centro.

Cosa vedere a Prizren

  • La piazza principale è la piazza Shadervan dove sorge la famosa moschea Sinan Pasha con il suo minareto alto ben 43 metri. La moschea, costruita nel 1808, è visitabile all’interno, basta osservare le norme riportate nel cartello fuori la porta quali togliersi le scarpe, coprirsi i capelli, le spalle, le braccia e le gambe. Con il pavimento interamente ricoperto di morbidi tappeti la visita alla moschea sarà sicuramente gradita dai bambini!
  • Il lungo fiume, dove le acque verdi contrastano con il chiarore dei sassi e dove è possibile fermarsi a sorseggiare un buon caffè turco o un altrettanto buon espresso o a mangiare ottima carne grigliata e pesce di acqua dolce. Quasi ogni ristorante e bar ha dei giochi per bambini.
  • La fortezza di Prizren: la strada che conduce alla fortezza è accessibile solo a piedi, è lunga circa 800 metri dal lungo fiume ma ha un dislivello di più di 100 metri, parte della strada è sterrata. L’ingresso al castello è gratuito. Una volta arrivati in cima si possono percorre parte delle mura perimetrali e godere di un bel panorama. Nella fortezza c’erano alcune mosche e  un tunnel segreto di grande importanza strategica: permetteva infatti di reagire contro gli invasori e di prenderli alla sprovvista, il tunnel inoltre era molto utile perchè garantiva l’accesso all’acqua in caso di assedio essendo vicino ad una sorgente. Era fondamentale per comunicare con l’esterno del castello durante i periodi di guerra.

Prizen ci è piaciuta molto, per la sua aria senza tempo (vi ricordate quando siamo stati a Lovech in Bulgaria? Potete leggere qui il nostro post) è stata una piacevole sorpresa, pur essendo molto più moderna rispetto alla maggior parte delle città che abbiamo visitato nei Balcani, ciò infatti è dovuto alla presenza di molti stranieri legati soprattutto ad organizzazioni internazionali. Il Kossovo infatti ha una lunga storia travagliata alle spalle, e tutt’oggi presenta numerose contraddizioni. Ancora oggi è uno stato a metà, riconosciuto solo da alcuni stati esteri, che si porta dietro il cocente ricordo di una lontana battaglia, quella di Kosovo Polje (quando abbiamo visto le indicazioni lungo la strada, il cuore non ha potuto che sussultare) e il susseguirsi di domini e occupazioni, fino alla dichiarazione del 1990 e alla guerra con la Serbia con un aspro conflitto etnico.

prizern con i bambini

I bambini trovano ogni sorta di divertimento e distrazione: ogni ristorante e ogni bar ha infatti un’area giochi per bambini.

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