Escursione sulle tracce dell’antica ferrovia sul Ritasso

Antica ferrovia sul RitassoDa quando lo scorso anno abbiamo scoperto la meravigliosa e selvaggia Riserva di Monterufoli-Caselli, ci siamo ripromessi di tornare presto a esplorare questi boschi isolati e queste terre ricche di storia.

Per la nostra seconda (in realtà terza, ma è meglio lasciar perdere la vera seconda) volta abbiamo scelto di percorrere un breve itinerario alla ricerca delle rovine dell’antica ferrovia che collegava un sistema di miniere di lignite e magnesite molto importante per l’economia della zona fino agli anni ’40.

La Riserva è affascinante come sempre e i colori autunnali spuntano in qua e in là tra le foglie ancora verdi donando un che di poetico al paesaggio.

Il sentiero, facile e ben segnalato ci condurrà tra tagliate per la ferrovia, su terrapieni dove un tempo erano stati posti i binari, lungo belle scarpate sul fiume Ritasso e a vedere i tre ponti su cui un tempo sferragliava l’antica ferrovia mineraria. Durante il percorso si potranno ammirare particolarità naturalistiche come la Periploca graeca, una rara liana risalente al terziario.

Escursione sulle traccie dell'antica ferrovia sul Ritasso

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Il percorso dell’antica ferrovia sul torrente Ritasso

Dopo aver parcheggiato l’automobile nell’area attrezzata “La Pompa” (leggi sotto per sapere come arrivarci) si deve tornare a piedi sulla strada e camminare in direzione La Gabella per circa 50 metri. Sulla destra si vede un cartello seminascosto da un canneto che indica un sentiero segnalato come “NMC3 Anello di Castiglione”. Si prosegue verso il torrente Sterza e risalendo per 20/30 metri il fiume si giunge alla confluenza tra il torrente Ritasso e lo Sterza. Dopo aver attraversato un campo caratterizzato da vegetazione spinosa, cresciuta su un vecchio pascolo si arriva  seguendo la segnaletica CAI alla prima traccia lasciata dalla vecchia ferrovia mineraria, una tagliata scavata a colpi di piccone nella dura roccia.Escursione sulle traccie dell'antica ferrovia sul Ritasso

Poco dopo si giunge ad un punto molto suggestivo sul torrente Malentrata, che negli anni ha scavato un intreccio di canali e cascatelle su un pavimento di roccia, attraversato da quello che per noi è il primo ponte della ferrovia. Diroccato ma affascinate anche per la sua bella collocazione.

Proseguendo si arriva ad uno dei più bei tratti del percorso: si cammina infatti direttamente sull’antico tracciato del treno, a strapiombo sul torrente Ritrossa, da cui si può ammirare la splendida e selvaggia valle. Dalla vegetazione emergono manufatti in ferro ormai in disuso dall’anno di dismissione della ferrovia (1929).

A questo punto, per arrivare a vedere il secondo ponte, il più grande, manca poco. Dopo qualche centinaia di metri in discesa infatti lo vediamo spuntare ed attraversare con il suo enorme arco, il torrente. Dopo la risalita ci aspetta una piccola tagliata e poi ci inoltriamo in un fitto bosco dove oltre al tasso e all’alloro c’è anche la Periploca graeca.Escursione sulle traccie dell'antica ferrovia sul Ritasso

Torniamo presto sulle tracce dell’antica ferrovia, infatti scoviamo tra la vegetazione i resti di una casa cantoniera, chiamata “Cantoniera del Gaggino” abitata da una famiglia fino al dopoguerra. Con prudenza ci affacciamo all’interno e vediamo il bel forno a legna.

All’incrocio che incontriamo subito dopo svoltiamo a sinistra, per andare a vedere il terzo e ultimo ponte e la Steccaia, utilizzata per i mulini che erano lungo il corso d’acqua. A questo punto è necessario tornare sui nostri passi, fino all’incrocio di cui sopra e proseguire a sinistra. Inizia così la parte più faticosa del percorso, tutta in salita. Continuiamo a seguire le indicazioni “NMC3 Anello di Castiglione”, passiamo così a fianco di un bosco di pini d’Aleppo e arriviamo lungo il greto del Torrente Sterza, lo attraversiamo e dopo poco siamo sulla SP 18. Proseguiamo lungo la strada per 500/600 metri e torniamo all’auto parcheggiata.

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Lunghezza percorso: 8km

Tempo: 3 h

Come arrivare all’antica ferrovia sul torrente Ritasso

Procedere sulla SP 18 in direzione Canneto da Casino di Terra. All’incrocio della località la Gabella continuare a diritto , dopo circa 5 km, appena avete superato il cartello di ingresso nel Comune di Monteverdi Marittimo rallentate e svoltate sulla destra dove si intravede una area di sosta attrezzata chiamata “La Pompa” con tavolini ed un edificio in muratura.Seguite i segnali CAI, con le tradizionali strisce bianche e rosse.

Escursione sulle traccie dell'antica ferrovia sul Ritasso

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