La città più tradizionalista del Marocco: Fes

Avete voglia di cambiare aria? Vedere paesaggi e architetture diverse dal solito? Scoprire una cultura differente da quella occidentale, pur rimanendo abbastanza vicini a casa? Allora vi proponiamo di visitare la città di Fes, la più antica città imperiale del Marocco e la più tradizionalista e conservatrice.20151228_101545

Come arrivare

Collegata molto bene con il centro e il nord Italia, Fes è facilmente raggiungibile con uno dei voli della Rynair in partenza dall’Aeroporto di Pisa o da quello di Bergamo, voli che in genere sono abbastanza economici. Per noi che abitiamo in provincia di Pisa, niente di più comodo!

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Perchè visitare Fes

Il primo motivo per visitare Fes è senz’altro la sua immensa medina, che pensate è la più grande del mondo islamico. Un dedalo incredibile di vicoli, stradine, fontane, negozietti, bancarelle, in cui è molto difficile orientarsi, non solo nello spazio. Infatti dopo un po’ che camminate tra quelle le viuzze strette, vi affacciate curiosi nei piccoli negozietti, annusate l’aria e vi guardate intorno, non saprete più neppure in che anno o in che secolo vi trovate. Può sembrare assurdo ma solo la presenza di qualche sparuto cellulare vi riporterà al XXI secolo. L’impressione è quella di essere tornati nel medioevo: negozietti minuscoli pieni di polli che razzolano dietro il bancone e attendono solo di essere scelti e uccisi, scalpellini che incidono le lapidi funerarie direttamente in strada, barretti o tavole calde in cui c’è spazio solo per un unico tavolino, artigiani che battono il rame per farne dei bacili, tutto ci riporta ad un’età che credevamo scomparsa per sempre, e che invece qui conserva il suo volto più autentico e genuino.La Kasbah, Fes

Il secondo motivo è che usando come base Fes è possibile visitare Meknes, un’altra delle quattro città imperiali del Marocco e i suoi dintorni. Noi abbiamo visitato anche la città di Sefrou e l’incantevole Bahalil, una piccola Matera, famosa per le sue case-grotta.

Visitando Fes inoltre si può scoprire un Marocco cittadino ma dal volto conservatore e tradizionalista.

Fes è la città santa del Marocco, in quanto fu fondata da un discendente del profeta Maometto, Idriss I, nel 789 d. C. e completata da suo figlio Idriss II. Nonostante la sua ricca storia Fes è meno turistica rispetto ad altre città imperiali come Marrakesh.IMG_0054

Come visitare Fes

Una volta entrati nella medina i punti di riferimento sono ben pochi anche perchè le tortuose e strette vie non permettono di vedere neppure una strisciolina dell’azzurro del cielo. Scordatevi quindi di potervi orientare in base alla posizione dei minareti e delle moschee. Ma se avete almeno un intero giorno da dedicarle e vi piace girare da soli, la guida non serve. Il discorso cambia se avete poco tempo a disposizione, con una guida potrete vedere certamente di più, senza il rischio di attardarvi troppo. Per maggiori informazioni leggi: COME MUOVERSI A FES.

COSA VISITARE

La città di Fes è divisa in due: la Medina o Fes el-Bali e la Ville Nouvelle. La Ville Nouvelle fu costruita dai francesi ed è caratterizzata da ampi e larghi viali che niente hanno a che fare con Fes-al-Bali, dal punto di vista turistico offre soprattutto locali, ristoranti e hotel, in cui si respira un’aria decisamente più occidentale. Decisamente più interessante è la Medina che custodisce alcuni tesori come la Moschea Kairaouine e l’Università, che per molti studiosi è la più antica del mondo, la Medersa el-Attarine e la Medersa Bou Inania, in cui è possibile entrare per 10 Dh. Le due Medrese sono molto belle ed interessanti ma purtroppo l’accesso è consentito solamente nel cortile centrale.Concerie Chaouwara, Fes

Al centro della Medina si trovano anche le stupende Concerie Chaouwara, che purtroppo al momento della nostra visita erano chiuse per restauri. Fortunatamente abbiamo potuto vedere una parte minore delle concerie. Poche vasche dove le pelli vengono lavorate e conciate con la cacca di piccione e poi colorate con tinte naturali nelle vasche. Solo le pelli gialle non sono tinte nelle vasche, per risparmiare sul colore, ricavato dal prezioso zenzero. Il forte odore è reso più sopportabile da un rametto di menta che il nostro accompagnatore ci ha porto al momento della visita. Per visitarle non abbiamo preso una guida, ma ci siamo fatti accompagnare da un giovane ragazzo che ci ha spiegato il processo della concia, ci ha fatto scendere tra le vasche, facendoci camminare sui bordi e ci ha fatto arrampicare sui tetti piatti per godere di viste migliori. Fes Saltare da un tetto all’altro, scendere da scale a pioli e camminare sui cornicioni per non rovinare le pelli stese ad asciugare è stato surreale e divertente, mai avremmo pensato di fare “Parkur” sui tetti e le terrazze di Fes!! 😉

Ci sono anche due musei interessanti il Museo Nejjarine dell’artigianato ligneo e il Museo Batha. Noi abbiamo visitato solo quest’ultimo, allestito in un bel palazzo del XIX secolo e con un piacevole e tranquillo giardino andaluso, che ci ha permesso di staccare un po’ dalla frenesia di Fes!

Mentre vagavamo nella medina siamo entrati un un’antica farmacia dove ci hanno spiegato e fatto vedere il metodo di lavorazione dell’argan per ottenerne prodotti cosmetici o alimentari. Antica farmacia, FesSugli scaffali erano stati collocati enormi barattoli pieni di polveri colorate, con etichette scritte in arabo. Nell’aria aleggiavano tantissime fragranze, ma stranamente, per essere qui a Fes non erano sgradevoli!

Molto interessante è anche Place as-Seffarine, dove gli artigiani battono l’ottone e lo trasformano in bellissimi bacili. La medina è piena di souq, come il Souq an-Nejjarine, dove sono prodotti i troni usati per le cerimonie nuziali, il souq dell’henne e il souq dei tintori. Ogni angolo vi sorprenderà, vi intrigherà e vi ammalierà. Vi sembrerà di non potervi stancare mai di perlustrare le stradine, i mercati, i funduq che ospitano minuscoli souq. Da non perdere le macellerie segnalate da una testa di cammello vera nel R’cif.mercato del R'cif, Fes

Meno turistico è il quartiere Fès el-Jdid, il cui nome significa città nuova, anche se ha più di sette secoli di storia! A Fès el-Jdid potrete vedere l’esterno del Palazzo Reale (Dar el-Makhzen), la bella Mellah, il quartiere ebraico che vi farà credere di essere stati magicamente catapultati in Spagna, a causa dei suoi balconi in stile andaluso. Nella Mellah è possibile visitare ben due sinagoghe: la Sinagoga Habarim e la Sinagoga Ibn Danan. Noi siamo entrati nella Sinagoga Ibn Danan, nei pressi del cimitero. Il gentile guardiano ci ha fatto scendere a vedere la vasca rituale (mikva) e ci ha permesso di salire sulla terrazza in cima all’edificio, che offre una bella vista sul quartiere e sul cimitero ebraico. Per riprendere fiato, tornando a Bab Bou Jeloud vi consigliamo una sosta nei Giardini Bou Jeloud, da poco riqualificati. Dalla porta Bab Bou Jeloud si possono facilmente raggiungere a piedi (o in taxi) le tombe merenidi, ormai spoliate e lasciate a se stesse. Da lassù la città si aprirà davanti ai vostri occhi e vi svelerà importanti segreti per orientarvi! Se riuscite a visitarlo al tramonto, quando i muezzin chiamano alla preghiera la magia sarà ancora più forte! Attenzione però perchè ci hanno raccomandato di non trovarsi a passeggiare nella zona a buio.

Fes potrà suscitare in voi sentimenti ambivalenti, come ha fatto con noi. La città è indubbiamente affascinante e bella, piena di sorprese e completamente avvolgente, ma non di rado incontrerete per le strade false guide che vi scocceranno costantemente, persone pronte ad urlarvi contro solo perchè avete una macchina fotografica al collo (anche con l’obiettivo tappato!) e avrete spesso la sensazione di essere dei polli da spennare ma a fianco a tutto questo troverete anche persone gentili, sorrisi sinceri, sguardi curiosi di bambini e bambine che vi riempiranno il cuore!Fes

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