Il Parco dell’Uccellina: un viaggio nel tempo

Se come noi siete appassionati aspirati viaggiatori nel tempo dovete per forza visitare il Parco dell’Uccellina: pagando solo 10 euro infatti si può andare indietro nel tempo attraversando un portale che sembra in tutto e per tutto un semplice cancello.

Il nostro accesso è avvenuto dall’ingresso vicino alla Chiesa di Alberese, a poche decine di metri dal Centro di Visitatori dove ci hanno indicato il percorso, fornito una cartina e gli orari della navetta che poteva farci rientrare più in fretta. Tra i numerosi sentieri offerti dal parco abbiamo scelto di iniziare con l’A1 che porta all’Abbazia di San Rabano e alla Torre dell’Uccellina.

Appena varcato l’accesso siamo stati catapultati in un’oasi naturale, circondati da alberi come lecci e cerri e da caprioli che brucavano con i loro piccoli. La salita è lunga ma non troppo faticosa e in breve tempo arriviamo alla splendida abbazia: il campanile si staglia verso l’alto con l’eleganza dei suoi quattro ordini: è perfettamente conservato e avremmo tanta voglia di ammirare il panorama da lassù.
La chiesa è anch’essa ben conservata e se non fosse per la mancanza del tetto sembrerebbe abbandonata non da molto. Dal basso si distinguono chiaramente le fortificazioni di cui fu dotata la chiesa per sfuggire alle razzie dei Saraceni che all’epoca imperversavano nel mare ma anche sulle coste. A fianco della chiesa si trova il monastero, con i locali dell’ospedale, la biblioteca, il refettorio e ben tre cucine conservate molto bene. Dopo una pausa panino ripartiamo felici di dover affrontare la discesa.

Proseguiamo lungo il sentiero A1 fino ad arrivare all’incrocio con l’A2. Tra le chiome degli alberi intravediamo l’azzurro del mare che ci lascia senza fiato, ma è quando saliamo su due belvedere che si innalzano nel bosco che rimaniamo stupiti: il mare ha tre colorazioni differenti e incornicia la spiaggia di Collelungo e il promontorio di Cala Forno. Pensiamo al nostro prossimo viaggio in Messico e ci chiediamo se la Riviera Maya saprà regalarci tanta bellezza. A questo punto il nostro obiettivo è chiaro, la Torre di Collelungo e il mare!

Seguiamo il sentiero e arriviamo alla bella Torre di Collelungo non prima di aver avvistato alcune mucche che attirano l’attenzione con i loro muggiti. Poi finalmente scopriamo il fascino selvaggio e primitivo della spiaggia di Collelungo. I rami portati dalle mareggiate reggono la sabbia e le dune, dietro di noi si estende un piccolo ma importante residuo di palude costiera, che prima era tipica in Maremma, davanti il mare mosso.

Siamo soli, tranne una famiglia che se ne sta andando e due ragazzi abbastanza distanti da essere solamente due puntini. Ci distendiamo al sole sulla sabbia.

Dopo questa pausa rigenerante decidiamo che non possiamo perderci la meravigliosa vista sul Parco dell’Uccellina che si deve avere dalla Torre Castel Marino, che vediamo scenografica nella sua posizione panoramica. Torniamo così sui nostri passi e saliamo fino alla Torre, purtroppo anche questa è chiusa, ma non ci pentiamo affatto di aver allungato la nostra passeggiata. Il panorama sembra finto ed irreale. Sono saraceni quelli che si intravedono in lontananza? Dobbiamo dare l’allarme? Quando torniamo in noi ci accorgiamo che abbiamo poco tempo per raggiungere la navetta prima che il portale si richiuda, così a passo svelto costeggiamo il canale e attraversiamo impavidi mandrie di mucche maremmane (che con le loro corna appuntite incutono più timore delle vacche indiane) con i loro vitellini che si riposano al sole e l’enorme toro nero che sradica interi cespugli.

Le sorprese però non finiscono qui infatti mentre attendiamo l’arrivo della navetta (in leggero ritardo) scorgiamo una volpe che sembra attendere con gli altri turisti il passaggio.

Il Parco dell’Uccellina ci ha regalato una giornata epocale che ci ha regalato pace, svago e relax, seppure abbiamo camminato per 20/21 km! Un’esperienza che consigliamo vivamente a tutti! È possibile dividere gli itinerari in due volte.

Tra le possibilità offerte dal parco c’è quella di noleggiare le biciclette e fare il percorso per le bici. Per maggiori info clicca qui.


Una risposta a “Il Parco dell’Uccellina: un viaggio nel tempo”

  1. Buongiorno,

    volevo segnalarVi l’uscita del libro “Benedetta Maremma. Storia dei santi della bassa Toscana” edito dalla Sarnus che racconta la vita e il culto di 25 santi tra le province di Livorno e Viterbo tra cui anche la storia dell’abbazia di san Rabano.

    Cordiali saluti

    Marco Faraò

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.